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Apple Watch non funziona bene con le persone di colore: allarme discriminazione e parte la class-action

A quanto pare, i sensori che misurano i livelli di ossigeno nel sangue in Apple Watch risultano imprecisi con i toni più scuri della pelle. Scoppia la polemica. Ma parte anche una causa legale.

Sembra che il problema riguardi, in realtà, tutti i pulsossimetri (compresi i dispositivi medici). Ciononostante, Apple è stata citata in quanto si ritiene che vi sia una discriminazione razziale di fondo a cui l’azienda non ha mai voluto prestare la dovuta attenzione, o non ha mai voluto risolvere una volta per tutte. Almeno a detta del querelante.

La causa è di natura collettiva. Il denunciante Antonio Morales, in seguito all’acquisto di un Apple Watch fra il 2020 e il 2021, ha ritenuto che Apple gli abbia venduto il prodotto in maniera “falsa e fuorviante”. Nello specifico sostiene che, tutto sommato, non valga il prezzo che ha dovuto pagare per il modo in cui Apple ha presentato il prodotto. Questo perché, a suo dire, l’azienda non ha specificato che i sensori per l’ossigenazione avrebbero potuto risultare imprecisi in presenza di una pigmentazione della pelle più scura.

Nella causa si legge che “sebbene uno studio recente abbia concluso che Apple Watch è stato in grado di rilevare una ridotta saturazione di ossigeno nel sangue rispetto ai pulsossimetri di livello medico, ciò non riesce a riconoscere i difetti della pulsossimetria in generale rispetto alle persone di colore”.

Mentre, nella prima parte della nota, individuata da AppleInsider, si afferma che “per decenni ci sono state segnalazioni secondo cui tali dispositivi erano significativamente meno accurati nella misurazione dei livelli di ossigeno nel sangue in relazione al colore della pelle. Il valore di questo pregiudizio è rimasto trascurato fino alla metà della pandemia di Coronavirus, che converge con una maggior consapevolezza del razzismo strutturale che esiste in molti aspetti della società”.

Come proseguirà la questione?

La causa dichiara espressamente che alcuni ricercatori hanno effettutato rilevazioni dell’ossigenazione su dei pazienti. Hanno, così, verificato che i pazienti di colore possono essere esposti maggiormente al rischio di ipossemia.

La causa collettiva riguarda da vicino gli Stati di New York, Alaska, Arkansas, Idaho, Iowa, Mississippi, North Carolina, North Dakota, Utah e Wyoming. Le accuse a carico della Mela sarebbero la violazione della garanzia espressa, frode e ingiusto arricchimento. Si rivendicano, inoltre, violazioni del New York General Business Law e dello State Consumer Fraud Acts.

C’è da dire, tuttavia, che Apple aveva già dichiarato, riconoscendo il disagio nel lontano 2015, che “modifiche permanenti o temporanee alla tua pelle, come alcuni tatuaggi, possono anche influire sulle prestazioni del sensore di frequenza cardiaca. L’inchiostro, il motivo e la saturazione di alcuni tatuaggi possono bloccare la luce dal sensore, rendendo difficile ottenere letture affidabili”. Tale questione concerneva il sensore della frequenza cardiaca, in quanto quello per l’ossigenazione sanguigna è stato introdotto nei modelli di Apple Watch successivi.