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Allarme alto smartphone: creano dipendenza e dilaga il “phubbing” | È qualcosa da non sottovalutare!

Phubbing: il nuovo problema legato agli smartphone – depositphotos – www.iphonari.it

Che gli smartphone creassero dipendenza lo si sapeva già da tempo e non c’era bisogno di un allarme lanciato da esperti del settore e medici.

Si tratta di qualcosa di ben visibile, di tangibile nel quotidiano. Sono rimasti in pochi quelli che non sono sempre a contatto visivo con quello che è lo schermo di questi device. Vuoi per sbirciare profili e contenuti sulle varie piattaforme social, come Facebook, Instagram, TikTok, vuoi per messaggiare all’interno delle piattaforme di messaggistica come WhatsApp, Telegram, Signal.

Ed ovviamente, non finisce qui. Ci sono tantissime altre applicazioni che rubano tanto del preziosissimo tempo degli utenti di tutto il mondo. Purtroppo, però, molto spesso, a causa di questi dispositivi non si perde soltanto tempo. No, assolutamente no. Come ben sapete, infatti, sono molti coloro i quali sostengono che ci sia correlazione tra utilizzo degli smartphone e insorgenza di tumori al cervello.

Ed ora, molti studiosi, sono concordi nello stabilire che utilizzare massivamente questi dispositivi, causi problemi di depressione. E gli utenti che sono maggiormente esposti rientrano in una delle fasce di età più vulnerabili in assoluto. Parliamo degli adolescenti e dei giovani. Gli studi hanno potuto appurare qualcosa di veramente grave.

Parliamo di insorgenza di depressione, dissociazione da quelli che sono i rapporti reali, prediligendo quelli online. In più, si rischia anche la ludopatia una volta diventati adulti. E, purtroppo, i problemi legati a questi piccolissimi dispositivi tecnologici nn finiscono assolutamente qui. C’é un altro allarme, appena lanciato, che fa venire i brividi.

Phubbing: non c’é più alcuna differenza tra il lavoro e la vita privata!

E no, se state pensando che sia di facile disamina il problema, vi state sbagliando completamente. Purtroppo, nell’ultimo periodo, utilizzare lo smartphone è diventato imprescindibile anche per lavoro: chiamate e messaggi da clienti e colleghi, videoconferenze lavorative, sono all’ordine del giorno. E, ovviamente, lo si ha sempre tra le mani.

Phubbing: il nuovo problema legato agli smartphone – depositphotos – www.iphonari.it

E questo capita anche quando, stanchi, ci si ritira a casa e ci si vuole rilassare. Si tira fuori il proprio smartphone e si continua ad avere il suo schermo dinanzi agli occhi per lungo tempo. E ci si dimentica di quanti sono accanto; non si parla, non si comunica e sembra che ciò che gli altri che sono nelle stanza non abbiano nulla di interessante da dire.

In pratica, si tende a snobbare chi ci circonda. E la parola Phubbing, ha proprio questo significato. Sì, perché è l’unione della parola Phone (telefono) e Snubbing (snobbare). In pratica, a causa del device si finisce con l’evitare tutti ed isolarsi, lasciando, ad esempio, il proprio partner nello sconforto più totale. Ecco perché sarebbe importante, o meglio lo è, mettere dei paletti, imporsi limiti all’utilizzo, almeno in casa, con il partner e negli altri luoghi di incontro quotidiano.