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Foto perfette? Ne basta una intera per un book , il trucco è software

Scatto fotografico ad un fotografo che gioca con i suoi attrezzi da lavoro – iphonari.it

La fotografia oltre che essere un lavoro, è diventata la passione di tantissime persone con la complicità dei social.

Tutti, ormai, sono sempre più con il proprio smartphone incollato alle mani, pronti a scattare una foto di un tramonto, di un’alba, di un paesaggio che incanta. Poi c’è chi si dedica agli scatti con il proprio amore nuovo o di una vita. E c’è anche chi è sempre pronto a scattare una foto nell’eventualità che si presenti un’occasione ottima per farlo. Dal passaggio improvviso di un animale fino ad arrivare ad eventi, anche tragici.

Insomma, tutti sono pronti a tutto pur di rubare uno scatto che porti ad avere visibilità. Ma in questo articolo vogliamo parlare della fotografia intesa come arte, come lavoro. Ed anche, ovviamente dei fotografi professionisti che, oltre a dover fare i conti con l’avvento dei social e dei fotografi da smartphone, adesso devono far fronte anche all’Intelligenza artificiale applicata alla fotografia.

Grazie all’Intelligenza Artificiale basta un solo scatto per realizzare più contenuti fotografici

E’ ciò che asserisce un fotografo finlandese. In realtà è ciò che ha fatto costui che si chiama Antti Karppinen. Ha, infatti, utilizzato l’Intelligenza Artificiale applicata alla fotografia. In che modo vi starete chiedendo. E la domanda, per noi, è assolutamente legittima. Non ha fatto altro che scattare foto a modelli e modelle creando un set attraverso l’AI senza che questi dovessero recarsi in un luogo fisico diverso da un altro.

Il fotografo ha realizzato questo esperimento dopo uno studio sull’Intelligenza Artificiale e la fotografia durata più di un anno. E il frutto di questi studi è stata la campagna fotografica per un’azienda di formazione. Non ha fatto altro che scattare un numero limitato di foto a tutti i modelli precettati per la campagna pubblicitaria.

Poi, grazie all’Ai ha creato dei set artificiali che nel gergo vengono chiamati “set di dati”. In questo modo ha generato per ogni volto fotografato un set fotografico ad hoc. In pratica si è recato in campagna, al mare, in montagna senza, però, dover andare fisicamente in quei posti, affrontando viaggi che potevano essere anche molto dispendiosi.

Il fotografo finlandese Antti Karppinen intento a fotografare i volti dei suoi modelli – iphonari.it

In un certo senso potremmo accompagnare con un “wow” questa nuova scoperta fatta dal fotografo finlandese. Infatti, basta creare una sola macchina per poter lavorare in questo modo all’infinito. Ma ci sono anche delle criticità circa l’Intelligenza Artificiale. Tali difficoltà aumenteranno se nessuno regolamenta il suo utilizzo.

Infatti, senza regole, questa potrebbe cambiare professioni come illustratori, sviluppatori, scrittori ed, ora, anche i modelli ai quali basta che si fotografi soltanto il viso per essere abbandonati a se stessi. Ed in un certo senso, anche chi ha fatto questa scoperta potrebbe perdere il proprio lavoro una volta che le grandi aziende metteranno a disposizione di tutti servizi online in grado di fare ciò che lui ha fatto adesso in maniera artigianale.