Surgeon Simulator per iPhone, eseguiamo un intervento chirurgico o… Uccidiamo i pazienti!

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Oggi parleremo di un gioco decisamente divertente, anche se forse un po' cruento: come nel celebre Plague, Inc. il nostro obiettivo è quello di far estinguere l'intera umanità, in Surgeon Simulator ci troveremo tra le mani un paziente sotto i ferri. E non è detto che ne esca sano e salvo.

Surgeon Simulator è in pratica un “simulatore di chirurgia”, nel quale ci verrà chiesto di eseguire un co plesso intervento chirurgico. Con il nostro dito potremo selezionare i vari strumenti, sia quelli più “cruenti” come il martelletto per tagliare le ossa (della gabbia toracica) sia quelli più “soft” come il bisturi che ci permetterà di lavorare con gli organi. Gli oggetti si selezionano semplicemente toccandoli e potremo spostarli nelle varie parti del corpo del nostro paziente per utilizzarli.

Chiaramente eseguire l'intervento non è una cosa semplice: dovremo essere in grado di rimuovere correttamente prima le ossa (l'intervento comincerà già senza la pelle), poi gli organi sottostanti, ad esempio per eseguire un trapianto, salvo ovviamente rimettere tutto a posto una volta terminata l'operazione più delicata.

Per superare un livello impiegheremo quindi molti, molti tentativi vista la “precisione chirurgica” che ci viene richiesta: per questo gli sviluppatori, al fine di non rendere troppo pesante il gioco, hanno inserito un simpatico diversivo. Nel momento in cui ci rendiamo conto che non riusciremo a superare il livello il nostro obiettivo sarà quello di uccidere il paziente più velocemente e brutalmente possibile. E allora via a tagliare i vari organi, prendere a martellate o ad asciate (!) le ossa, scaraventare cuore e polmoni qua e là per la sala operatoria: insomma, se non ti curo ti ammazzo, ma lo faccio per bene.

Non si fa male a nessuno perché è un gioco, ma da una soddisfazione inimmaginabile se non si prova. Specialmente se immaginiamo qualcuno che non ci è molto simpatico sotto i ferri.

Un gioco dannatamente divertente che non dovrebbe mancare sul nostro iPhone, quantomeno per la macabra soddisfazione che riesce a dare.

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