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Apple brevetta il lettore di impronte digitali Touch ID dell’iPhone 5S

Apple brevetta il lettore di impronte digitali Touch ID dell'iPhone 5S

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Apple, si sa, ha una certa passione per i brevetti, e non sorprende quindi la notizia che i legali della casa di Cupertino hanno da poco depositato negli USA un nuovo brevetto riguardante il funzionamento del lettore di impronte digitali Touch ID, presente per il momento soltanto nell’iPhone 5S.

Qui di seguito vi riportiamo quanto scrive il sito PatentlyApple sul brevetto appena registrato dalla Mela riguardo il sensore biometrico TouchID dell’iPhone 5S:

“Il documento di Apple include un processo di collassamento delle mappe dei polpastrelli in una sorta di “checksum”, una funzione “hash” oppure un istogramma. Per esempio, ogni mappa crittografata può avere anche una versione a risoluzione inferiore computerizzata e associata con la mappa delle impronte. Un pattern d’esempio potrebbe essere costituito dagli angoli più comuni, ma potrebbe anche includere in ogni slot una media dei valori dei rispettivi vettori di ogni mappa, oppure il valore più piccolo o più grande di ogni rispettivo vettore della mappa, oppure ancora una differenza tra il valore maggiore e inferiore per ogni rispettivo vettore della mappa.”

In poche parole, la sicurezza di TouchID è garantita dal fatto che nella memoria dell’iPhone non viene conservata l’impronta digitale nel suo complesso, ma soltanto una mappa sintetica di ciò che è stato analizzato dal sensore biometrico.

Apple brevetta il lettore di impronte digitali Touch ID dell'iPhone 5S

Per un hacker sarà quindi molto difficile riuscire a ricostruire l’impronta digitale originale senza avere a disposizione gli algoritmi di decodifica di Apple. Come se non bastasse, i dati di TouchID non vengono sincronizzati via iCloud, sono salvati all’interno del chipset Apple A7 e non sono accessibili agli sviluppatori.

Piccola curiosità: il brevetto non è stato assegnato ad un tecnico o ingegnere specifico, segno che il lettore di impronte digitali Touch ID è nato dalla collaborazione di un team non certo piccolo.

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