Play Store di Google: qualcun altro pagherà per te | Ma la privacy è garantita?
Si tratta di una delle novità che sono emerse dalla Conferenza annuale di Google che si tiene, come sempre, a maggio nel quartier generale del colosso tech.
Parliamo della Google I/O che dal 2008 è diventata uno degli eventi maggiormente attesi dagli sviluppatori e dagli utenti di tutto il mondo. Durante i giorni della conferenza, viene presentato quello che è il futuro di tutti i prodotti dell’ecosistema del colosso californiano e, ovviamente, non possono mancare tutte le novità riguardanti funzionalità e device.
Ed anche quest’anno di novità ce ne sono state davvero tantissime. Ed a farla da padrona è stata, senza ombra di dubbio alcuna, l’Intelligenza Artificiale sulla quale, Google, come ben sapete, nell’ultimo periodo, ha investito veramente tantissimo. Su tutti i tool presentati, possiamo menzionare, ad esempio, Gemini che si integrerà con Android.
Ma non si può non menzionare la sua versione Flash, meno pesante, ma con qualche funzionalità mancante. E, poi, sono arrivati Veo per realizzare video partendo da un testo scritto dagli utenti ed Imagen 3 che, con gli stessi input, riesce a generare delle immagini fantastiche e super realistiche. Ma sono arrivate anche delle altre funzionalità.
E, tra queste, ce n’é una che riguarda il Play Store di Google e che ha scatenato già innumerevoli polemiche tra gli utenti. Sì, perché, potrebbe risultare qualcosa di veramente utile, ma potrebbe avere risvolti negativi riguardanti la corretta tutela della privacy degli utenti e dei loro dati. E’ la domanda che sta dilagando in questo momento: E la nostra privacy?
Non ha fatto in tempo ad arrivare nell’App Store Google che già dilagano le polemiche.
La funzionalità in questione entra in gioco nel momento i cui gli utenti decidono di effettuare acquisti all’interno del Play Store di Google. Sì, perché, grazie ad essa, potranno chiedere ad altri utenti di pagare per ciò che hanno deciso di acquistare. Ebbene sì, ci sarà a breve, anzi a brevissimo, un pulsante che farà partire la richiesta.
Il pulsante in questione si chiamerà proprio “chiedi a qualcun altro di pagare per questo articolo“. Ovviamente, ci sarà bisogno dell’indirizzo mail del contatto prescelto per il pagamento degli acquisti e, soprattutto, ci sarà bisogno che questo accetti l’addebito. Una volta ottemperati questi obblighi, Google genererà un collegamento che andrà condiviso con chi pagherà.
Il link generato durerà soltanto 24 ore, scadute le quali, se ne perderà ogni traccia. Quest è quanto dichiarato da Google stessa che mette a tacere, così, qualsiasi polemica relativa alla tutela della privacy sia degli utenti che dei loro dati. Questa funzionalità verrà rilasciato, in un primo momento, solo in India, ma è destinata a diffondersi in tutto il mondo in pochissimi mesi.