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Una delle principali innovazioni di iPhone 6S è la possibilità di girare video in 4K. Una risoluzione altissima, che entusiasma i tanti acquirenti che hanno fatto la fila per avere questo dispositivo, spesso senza nemmeno sapere bene che cosa 4K significhi.
In questo articolo, in cui spiegheremo anche come registrarli, cercheremo soprattutto di capire che cosa significa 4K e, soprattutto, a chi serva una risoluzione così alta.
Iniziamo quindi con la guida per registrare video in 4K. Ricordo che solo i nuovi iPhone 6S e 6S Plus sono compatibili con questo standard, motivo per cui è inutile cercare, per limiti hardware, di girare video del genere con iPhone di generazioni precedenti.
Fare ben attenzione a una cosa: lo spazio occupato dai video. Subito sotto al menu, infatti, vediamo quanto spazio della memoria del telefono viene occupato da ciascuna risoluzione: per il 4K siamo sui 380 MB al minuto, il che vuol dire che se registriamo per una decina di minuti abbiamo consumato 4 GB. Praticamente un DVD.
Ma soprattutto, qual è la risoluzione che a noi serve veramente? Su iPhone, ad esempio, non vedremo alcuna differenza tra un video 2K (1080p o Full HD) e uno 4K. Questo perché i pixel presenti sullo schermo sono troppo pochi. Non vedremo questa differenza nemmeno sugli iPad più recenti. Nemmeno l'iPad Pro è in grado di renderla appieno.
Per quanto riguarda i televisori, è sufficiente controllare la risoluzione: un video 720p, HD, va già bene per i televisori (e ce ne sono ancora molti) che supportano solo l'HD. Scegliamo il Full HD, ossia i 1080p, solo se il nostro televisore lo supporta (se abbiamo intenzione di rivedere lì il filmato) mentre conviene girare i video in 4K unicamente se abbiamo un televisore dalla risoluzione di almeno 3840×2160 pixel.
Televisori con queste risoluzioni non sono ancora così diffusi, per cui potremmo non averne bisogno, e in tal caso converrebbe risparmiare qualcosa in termini di spazio occupato sul nostro dispositivo piuttosto che registrare ad una risoluzione che non sfrutteremo mai.
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