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Il tanto vociferato servizio musicale Apple Music è stato lanciato ufficialmente nel corso dell’evento WWDC 2015, e in un attimo ha attirato l’attenzione degli sviluppatori e dei fan della Mela. Ma di che si tratta? Che differenze ci sono rispetto agli altri servizi di streaming musicale?
Era da tempo che si vociferava in merito ad un servizio di streaming musicale firmato Apple, e con l’acquisizione di Beats era soltanto questione di pochi mesi. E così è stato: all’evento WWDC 2015 di San Francisco, i vertici della casa di Cupertino hanno avuto modo di presentare agli sviluppatori e alla stampa specializzata Apple Music, un servizio in abbonamento per l’ascolto di musica in streaming che sfida direttamente il concorrente Spotify.
Uno dei punti di forza di Apple Music è certamente la sua perfetta integrazione con gli altri servizi della Mela, in primis iTunes. Senza entrare nei dettagli tecnici, i milioni di possessori di account iTunes avranno la possibilità di accedere ad Apple Music senza alcuno sforzo, basta un clic o un tap sul display del proprio iPhone o iPad, e il gioco è fatto. Nulla di più semplice. I primi tre mesi di prova sono gratuiti, e successivamente vengono richiesti 9.99 dollari al mese. Degno di nota l’abbonamento per famiglia: con 14.99 dollari al mese, fino a 6 utenti possono usufruire del servizio.
Eddy Cue, SVP di Apple per la divisione Internet Software and Services, ha presentato con queste parole il nuovo servizio:
“Amiamo la musica e il nuovo servizio Apple Music mette nelle mani di ogni fan un’incredibile esperienza. Tutti i modi in cui le persone ascoltano musica arrivano insieme in una sola app.”
Apple Music offre anche l’ascolto di una radio 24/7, e non manca la funzione Connect, tramite la quale possiamo consultare foto e informazioni sui nostri artisti preferiti. Apple Music sarà attivo dal 30 Giugno, in oltre 100 Paesi.
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