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iPhone 6: nuovo brevetto su autofocus e stabilizzatore dell’immagine

iPhone 6: nuovo brevetto su autofocus e stabilizzatore dell'immagine

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Pochi giorni fa vi avevamo anticipato che il nuovo iPhone 6 potrebbe mantenere la fotocamera posteriore da 8 Megapixel, e adesso arriva la notizia che Apple ha da poco depositato un brevetto riguardante proprio un nuovo utilizzo dell’autofocus e dello stabilizzatore dell’immagine. Vediamo assieme tutti i dettagli!

Stando alle ultime voci di corridoio diffuse sul web, la fotocamera posteriore dell’iPhone di nuova generazione (chiamato per il momento iPhone 6 ndr) dovrebbe mantenere il sensore ottico da 8 Megapixel, se non addirittura scendere a 6 Megapixel. Questo perchè la casa di Cupertino non è interessata alla “guerra dei Megapixel”, e inoltre non dispone del know-how tecnologico e delle fabbriche per la produzione in proprio dei sensori per dispositivi mobili.

Solitamente Apple si affida a Sony per le fotocamere dei suoi iPhone e iPad, e probabilmente sarà così anche per l’iPhone 6. Ma a sorpresa, l’azienda statunitense non chiederà alla rivale giapponese l’ultimo sensore da 20 Megapixel, da poco introdotto con i nuovi Xperia Z1 e Xperia Z1 Compact, ma si accontenterà di quello da 8 Megapixel dell’attuale iPhone 5S.

Apple non solo vuole risparmiare, ma intende anche adottare una serie di miglioramenti alla stessa ottica in modo da garantire degli scatti migliori e più ricchi di dettagli. E qua entra in gioco il nuovo brevetto dedicato proprio ad un sistema inedito di autofocus e stabilizzazione dell’immagine.

Questo un estratto della descrizione del brevetto:

“E’ previsto un modulo attuatore adatto ad una fotocamera in miniatura. Tale modulo può includere un meccanismo capace di fornire una funzionalità di autofocus (AF) e di stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS).
La combinazione di AF e di OIS all’interno del singolo modulo attuatore consente al modulo di modificare la posizione della lente relativa al sensore di immagine lungo cinque differenti assi, ovvero cinque gradi di libertà. Per fare un esempio, la lente potrebbe essere spostata lungo tre assi e ruotata almeno su due assi diversi.”

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