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L’AI di Google più pericolosa che mai: appena nata e già causa danni | Allarme tra gli utenti, nessuno è al sicuro

L’IA Google Bard mostra criticità favorevoli ai malware – www.iphonari.it

A pochi giorni dal suo lancio, l’intelligenza artificiale Google Bard sta già mostrando criticità che potrebbero favorire gli attacchi informatici.

Google Bard, il nuovo prodotto lanciato da Google pochi giorni fa, si è ritrovato al centro di controversie a causa di alcune criticità che potrebbero rendere vulnerabili i suoi utenti agli attacchi informatici. Questa piattaforma di ricerca avanzata e assistente virtuale è stata accolta con grande entusiasmo, ma i problemi rilevati stanno suscitando preoccupazione tra gli esperti di sicurezza informatica.

Uno dei principali problemi di Google Bard riguarda la gestione delle informazioni sensibili. L’assistente virtuale può accedere e fornire dati personali, tra cui informazioni finanziarie, informazioni mediche e altre informazioni confidenziali. Nonostante Google assicuri che la privacy degli utenti sia una priorità, alcune falle nel sistema hanno già sollevato dubbi sulla sicurezza dei dati.

Alcuni utenti hanno rilevato che Bard ha mostrato delle lacune nella capacità di identificare fonti di notizie e risorse affidabili. Questo comporta il rischio di propagare notizie false o fuorvianti, aprendo la strada a campagne di disinformazione o addirittura attacchi mirati contro individui o organizzazioni.

Un altro aspetto critico riguarda la protezione dei dati personali degli utenti. Bard raccoglie una vasta quantità di informazioni per migliorare la precisione delle risposte e l’esperienza utente. Tuttavia, la conservazione e la protezione di queste informazioni possono essere compromesse, se non gestite con attenzione. Ciò potrebbe portare a violazioni della privacy e al rischio di furto di identità.

Già un fallimento?

Alcuni esperti hanno anche espresso preoccupazione riguardo alla possibile manipolazione delle risposte fornite da Bard. Se un malintenzionato riesce a infiltrarsi nel sistema e manipolare le risposte, potrebbe diffondere disinformazione, influenzare opinioni o addirittura indirizzare le persone verso comportamenti pericolosi. Inoltre, c’è il rischio di attacchi di tipo phishing. Se Bard diventa un canale per l’invio di messaggi, link o file dannosi, gli utenti potrebbero cadere vittime di truffe o dirottamenti informatici.

Il marchio di Mountain View starebbe già provvedendo a risolvere questi disagi – www.iphonari.it

Google sta affrontando queste criticità con priorità e ha già iniziato a rilasciare aggiornamenti per affrontare alcune delle problematiche segnalate. Tuttavia, date le potenziali implicazioni sulla sicurezza informatica e sulla privacy, è essenziale che gli utenti siano consapevoli dei rischi e adottino misure cautelative nella gestione delle informazioni personali su questa piattaforma.

In conclusione, Google Bard si trova ancora nelle prime fasi del suo sviluppo, e sebbene prometta di offrire un’esperienza di ricerca avanzata, le attuali criticità sollevano dubbi sulla sicurezza e sulla protezione dei dati personali. La comunità degli esperti di sicurezza informatica sta monitorando attentamente la situazione, e Google è chiamato a fornire soluzioni tempestive per garantire la protezione degli utenti e la fiducia nella piattaforma.