Notizie

Sono le App della Morte: scovate le più micidiali e dannose | Devi disinstallarle subito o sono guai

Nuovo problema per gli utenti Android (web) – www.iphonari.it

Le brutte, anzi le bruttissime notizie non finiscono mai e gli utenti Android ne sono consapevoli dopo le numerose esperienze negative.

Ne sono un esempio lampante tutte le vulnerabilità zero-day di cui proprio Google aveva lanciato l’allarme. E, poi, è arrivato il malware Goldoson. Era insito in alcune applicazioni scaricate dal Play Store. Per fortuna è stato beccato in tempo poiché poteva mietere un numero maggiore di vittime rispetto a quelle realmente rimaste intrappolate nelle maglie di questa truffa.

Pensate che erano ben 60 le App che, una volta scaricate ed installate sugli smartphone, avviavano, come per magia, questo malware che riusciva a recuperare la posizione del dispositivo, rilevava le altre applicazioni presenti e riusciva, persino, a rilevare credenziali per accedervi. Ovviamente, i criminali puntavano alle varie applicazioni sei servizi bancari della vittima.

Google, però, ha eliminato queste applicazioni presenti sul suo App Store. Alcune sono rientrate, ma si può stare tranquilli dato che, ora, sono sicure. Purtroppo, però, è arrivato un nuovo problema per gli utenti Android. Ritorna a far paura proprio il Play Store di Google che è stato oggetto di un nuovo attacco informatico. In questo articolo vi racconteremo cosa sta accadendo e come difendersi.

E’ arrivata l’Apocalisse: tantissime applicazioni dannose da disinstallare per non avere guai.

Proprio così. Il Play Store di Google ha riservato, proprio in questi giorni, un’altra brutta sorpresa. C’è un nuovo malware in giro e si chiama Fleckpe. E se cadete nelle sue grinfie dovrete dire addio a tantissimi soldini. Sono già molti che hanno scaricato questo malware, si tratta di quasi 700 mila utenti. In realtà, come spesso accade, pensavano di scaricare altro.

E tra le applicazioni malevole scaricate, ritroviamo quelle che consentono di editare immagini o quelle che consentono di avere sul proprio smartphone degli sfondi che, senza di esse, sarebbero a pagamento. Ma vediamo come funziona. In pratica, quando vengono installate richiedono l’accesso alle notifiche. E qui casca l’asino. Perché questa autorizzazione è proprio quella che serve al malware in questione.

Il malware sottoscrive, a nome degli utenti, abbonamenti Premium (web) – www.iphonari.it

Una volta ottenuta l’autorizzazione questo sarà in grado catturare vari codici di conferma presenti nelle notifiche e completerà l’iscrizione a tali servizi. In pratica, compilerà, a nome dell’utente, tutti i campi per la sottoscrizione all’abbinamento premium di un determinato sito web. Da quel momento in poi verranno addebitati i costi di questi abbonamenti.

Gli utenti, inconsapevoli, continueranno ad utilizzare queste App. Nessuno si accorgerà di nulla fino a quando non si controllerà l’estratto conto. Il consiglio è sempre quello di verificare prima le applicazioni da scaricare e, nel caso in cui si pensi si abbia installata sul dispositivo una di queste applicazione, sarebbe meglio scansionarla con un antivirus.

Angelo Costantino

Recent Posts

Nuovi controlli parentali con IA di Meta: guida completa per proteggere le chat dei minori

Meta introduce strumenti avanzati di parental control basati su intelligenza artificiale per Instagram, Messenger e …

1 mese ago

WhatsApp: come programmare messaggi anche se l’app ufficiale non lo permette

Con piccoli trucchi e app esterne puoi inviare messaggi in un momento prestabilito: soluzioni diverse…

2 mesi ago

Come scegliere un’auto usata che sia facile da parcheggiare e manovrare

Chi cerca un'auto usata facile da parcheggiare e manovrare punta a compattezza, visibilità e maneggevolezza.…

3 mesi ago

Le auto usate più adatte per chi ha una famiglia grande e molti bagagli da trasportare

Chi ha una famiglia numerosa e necessita di spazio per bagagli sa quanto sia importante…

3 mesi ago

ZEFIRO ARTinoise: l’innovazione al fianco della musica | Trasformi lo smartphone in strumento musicale

Si parla sempre di innovazione e questa volta ci siamo: un'azienda italiana ha lavorato alacremente…

1 anno ago