Scopriamo quanto si può prelevare mensilmente con il bancomat, e in cosa si può incorrere se si supera la soglia limite, anche in relazione alla recente modifica del tetto massimo.
Il bancomat è una carta di pagamento che consente di effettuare operazioni bancarie presso gli sportelli automatici. È collegato al conto corrente del titolare e permette di prelevare contanti, verificare il saldo e il movimento del conto, ricaricare il cellulare e pagare bollettini postali.
Per utilizzare il bancomat è necessario inserire la carta nello sportello e digitare il codice personale (PIN). Il bancomat ha un limite di prelievo giornaliero che dipende dalla banca e dal tipo di carta. Il bancomat è dotato di un microchip che ne aumenta la sicurezza e la protezione dai tentativi di clonazione o frode.
Il bancomat è uno strumento utile e pratico per prelevare denaro contante dai propri conti correnti o carte prepagate. Tuttavia, bisogna fare attenzione ai limiti imposti dalle banche e dalle normative vigenti. In generale, il limite massimo di prelievo al mese con il bancomat è di €1000, ma può variare a seconda della banca, del tipo di conto o di carta, e del profilo del cliente.
Se si supera questo limite, si può incorrere in sanzioni o blocchi temporanei. Per evitare questi inconvenienti, è bene informarsi presso la propria banca sui limiti specifici applicati al proprio caso e sulle modalità di prelievo alternative, come ad esempio il bonifico bancario o il vaglia postale.
La soglia limite per i prelievi con bancomat è stabilita dalla legge di bilancio 2020 e prevede che non si possano effettuare operazioni in contanti superiori a €2000 per il 2020 e a €1000 dal 2021 in poi. Questa misura ha lo scopo di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale e del riciclaggio di denaro. Chi viola questa norma è soggetto a sanzioni che vanno dal 3% al 40% dell’importo eccedente il limite.
Tuttavia, la Legge di Bilancio per il 2022 è stata approvata dal Parlamento il 29 dicembre 2022 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il giorno successivo. Tra le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio, c’è l’innalzamento del tetto del pagamento in contanti da 2.000 a 3.000 euro a partire dal 1° gennaio 2023. Questa misura ha lo scopo di favorire la ripresa dei consumi e delle attività economiche dopo la crisi causata dalla pandemia di Covid-19.
La Legge di Bilancio prevede anche una riforma dell’IRPEF, con una riduzione delle aliquote e degli scaglioni per i redditi medio-bassi, e un aumento delle risorse per gli investimenti pubblici e privati, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La Legge di Bilancio è il principale strumento di politica economica del Governo, che stabilisce le previsioni delle entrate e delle spese dello Stato per l’anno successivo, in coerenza con il Documento di Economia e Finanza (DEF).
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