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App Store, Governo cinese chiede formale rimozione di una app, ecco quella incriminata

Damus, app diventata famosa per alcuni aspetti negativi – www.iphonari.it

Il Governo cinese ha censurato e fatto rimuovere l’applicazione Damus dall’App Store del Paese. Vediamone i motivi.

Dagli sviluppatori dell’app questa decisione è stata reputata “scioccante”. Damus è un’applicazione che dispone di Nostr, ovvero un servizio che consente di creare diverse tipologie di contenuti, senza raccogliere i dati degli utenti. Elemento di estrema importanza e valore per il Governo cinese.

Proprio per questo motivo, sotto sua richiesta, il colosso di Cupertino ha dovuto procedere alla rimozione della sua app dall’App Store cinese; ha dovuto, inoltre, informare gli sviluppatori che, a quanto pare, avrebbero violato alcune legislazioni cinesi perché il loro prodotto racchiuderebbe dei contenuti considerati illegali in Cina.

Nostr permette all’utente anche di crearsi una rete di contatti, come fosse il feed di Twitter. Il Governo cinese vuole avere assoluto controllo sulle informazioni dei cittadini, e soprattutto sulle loro attività nel contesto dei social network.

Da qui la richiesta alla società californiana di non rendere più disponibile Damus sull’App Store in Cina. La dipendenza di Apple da quest’ultima si fa sentire ancora, e in maniera piuttosto presente.

Cosa sono Damus e Nostr?

Damus è un’applicazione simile ad uno dei tanti social media presenti sugli store digitali, ed è dotata di un ulteriore servizio chiamato, appunto, Nostr.

Il ban è arrivato ed anche dirompente – www.iphonari.it

Le società tecnologiche creano e gestiscono molti dei social network odierni per i quali è necessario possedere un account. In tal modo, info e dati sono a loro disposizione, fra cui ciò che può essere messo in pubblicazione. Con Nostr, invece, avviene tutto il contrario, in quanto nessuno può entrare in possesso delle informazioni di un utente; ed è proprio quest’ultimo che decide quali messaggi scrivere e con chi condividerli. Gli sviluppatori ritengono assurda questa mossa, perché è come se venissero bannati motori di ricerca come Safari o Google poiché in grado di accedere a siti web terroristici. Dunque, si può dire che Apple si sia trovata in mezzo al Governo cinese e agli sviluppatori.

Proprio per questo, l’azienda americana ha informato questi ultimi che il CAC (Cyberspace Administration of China) ha fatto richiesta di rimuovere l’app dall’App Store cinese per via dei contenuti illegali. Nello specifico, ha spiegato loro che “le app devono rispettare tutti i requisiti legali in qualsiasi luogo in cui le rendi disponibili (se non sei sicuro, verifica con un legale). Sappiamo che queste cose sono complicate, ma è tua responsabilità comprendere e assicurarti che la tua app sia conforme a tutte le leggi locali, non solo alle linee guida riportate di seguito. E, naturalmente, le app che sollecitano, promuovono o incoraggiano comportamenti criminali o chiaramente sconsiderati verranno respinte”.

Alessia Mennitti

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