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Visori per la realtà virtuale: come funzionano e come sceglierli

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Abbiamo iniziato, con iPhonari, un viaggio nella Realtà Virtuale che vi consentirà di sperimentare dal vostro iPhone le possibilità che, nel prossimo futuro, saranno offerte da questa nuova tecnologia.

La lista degli articoli dedicati alla VR potete trovarla qui (ricordando che si allungherà giorno per giorno, motivo per cui conviene metterla tra i preferiti) ed oggi parliamo, nello specifico, dei visori per la realtà virtuale, ovvero quell'hardware che permette di utilizzare il nostro iPhone come dispositivo di visualizzazione.

Se qualcuno ricorda, be avevo costruito in passato uno mooolto ridumentale ma chiaramente il risultato faceva, detto in gergo, schifo. Ora invece vi propongo due alternative un po' più professionali ma comunque economiche, che integrano due parti che il mio precedente visore non aveva: le lenti e il magnete, entrambi fondamentali per avere una buona esperienza (e non solo un'idea).

Google Cardboard

La base, come visore, è sempre quello proposto da Google, il Google Cardboard. È un semplice visore di cartone che si costruisce da soli, ma non costa zero perché le lenti e il magnete vanno acquistate, per cui qualcosa bisogna spendere comunque; ci sono su Amazon dei kit già pronti per costruirselo, come questo.

Personalmente però ve lo sconsiglio, perché oltre a pagare bisogna anche costruirselo, e poi non sta da solo sulla testa ma va sorretto con le mani: meglio, a questo punto, optare per un'alternativa più comoda.

Visori per la realtà aumentata

Il principio dei visori un minimo più professionali è lo stesso del cardboard, con la differenza che sono in plastica e non in cartone e che stanno sulla testa da soli grazie ad una particolare imbracatura.

Io ho acquistato questo, ma se avete necessità particolari potete anche acquistarne altri tanto sono tutti molto simili; unica cosa, fate attenzione che nella confezione ci sia anche il magnete, essenziale per utilizzare alcune app specifiche.

Come si usa il visore

Quale che sia il visore che avete scelto, l'utilizzo per la realtà virtuale è molto semplice.

Per prima cosa si scaricano da App Store le applicazioni compatibili con la Realtà Virtuale (ne parleremo domani, ce ne sono di gratis e a pagamento), quindi se ne apre una e si mette l'iPhone nel visore, senza dimenticare che il touch, mentre si usa la realtà virtuale, non si può utilizzare.

A questo punto, atteso il caricamento dell'app, si indossa il visore e già vedremo le cose in tridimensionale, che non è male. Spostando la testa ci si muove nell'ambiente virtuale, ci possiamo guardare intorno, e fissando punti ben precisi si può interagire con l'ambiente, ad esempio nei giochi.

Alcune app utilizzano il magnete, che è una calamita laterale che si sposta e quella torna al suo posto, ma così facendo “stimola” il magnetometro dell'iPhone e il movimento viene preso come un clic: in pratica, il magnete è il pulsante.

Fatto questo, resta poco da fare: iniziamo ad esplorare, con il nostro visore, la realtà virtuale e soprattutto divertiamoci con le app, che recensiremo a partire proprio da domani.

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Mario Petillo

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